La mia tazza di storie (e di tè)

C’era una volta una giovane giornalista di viaggio che girovagava per la prima volta a Bolzano. Tra i portici del centro storico, cercava angoli da fotografare e indirizzi shopping da segnalare. Fu così che entrò in quello che, qualche anno dopo, sarebbe diventato il suo regno: un intero negozio tutto dedicato al tè.

Si chiamava -e si chiama- Peter’s Tea House. E lì, tra tazze e teiere di tè,  è nata una storia, la mia. Perchè ve la racconto? Perchè credo che il caso non esiste. E questa sia una bella testimonianza.

Quel giorno, infatti, cambiò la mia vita. Mi innamorai del tè, quello in foglie, di qualità e provenienze differenti. E iniziai ad assaggiarlo, studiarlo, insomma amarlo. Più di tutto, a berlo. Da quel negozio nel cuore di Bolzano, portai a casa con me il catalogo dei tè: un libriccino che elencava e descriveva tutte le miscele in vendita, ognuna con un nome più o meno evocativo, di sicuro accattivante. Mi immaginai, sfogliandolo, un romanzo al profumo di tè, con una donna che lo serviva ad altre donne che lo sorseggiavano, trovandoci la forza per affrontare le proprie sfide.

Al mio ritorno, lo cacciai in qualche cassetto e lo dimenticai.

Anni dopo, durante un altro viaggio stampa, mi ritrovai a Montréal, in Canada. Faceva freddo, anzi si gelava. E mi rifugiai nel primo negozio a portata di piedi. Era un negozio di tè. Così, mi ricordai di quella mia prima volta da Peter’s Tea House, e delle mie donne che bevevano tè… in un libro che -decisi- avrei finalmente messo nero su bianco… Nacque così, in quel pomeriggio di ghiaccio canadese, la trama di Quattro tazze di tempesta, il mio bestseller di Feltrinelli che ha conquistato tanti lettori e lettrici in tutta Italia e non solo.

Dal mio primo sorso di tè a Bolzano, sono cambiate tante cose: sono invecchiata e sono più disincantata, ma non sono meno fantasiosa. E non ho smesso di viaggiare. Soprattutto non ho smesso di amare il tè e le ispirazioni che ogni miscela mi regala. Quando scrivo i miei romanzi -e quando leggo quelli altrui- tengo sempre accanto a me una tazza di tè. E ne porto sempre qualche foglia o qualche bustina in valigia, insieme al mio diario degli appunti. Qualche giorno fa, sono partita per l’Estonia e per la sua capitale Tallinn, un luogo a me molto caro dove trovo la concentrazione necessaria a trasformare i miei pensieri in romanzi. E indovinate qual è la prima cosa che ho messo in borsa? Un pacchetto di Curcuma Power Tè nero di Peter’s Tea House: tè nero da Ceylon, curcuma, pezzetti di zenzero candito (zenzero, zucchero), scorze di arancia, aroma naturale, pepe rosa, coriandolo, cardamomo, fiori di calendula, peperoncino.

Lo trovo perfetto per stimolare i miei sensi e la mia concentrazione. In realtà sono tante le miscele di Peter’s Tea House che mi piacciono. Ne ho ordinate parecchie -online- anche per i miei regali di Natale, ma potete annusarle a assaggiarle nei tanti negozi sparsi per l’Italia.

Da Bolzano, infatti, il brand si è esteso e oggi potere trovarlo in 29 punti vendita oppure ordinarlo su Internet. Tutti i negozi Peter’s Tea House regalano un’esperienza multisensoriale dove il senso del gusto e dell’olfatto insieme a quello della vista e dell’udito invitano a perdersi nell’affascinante piacere del tè.

Il loro logo riproduce una pagoda e rappresenta, nella tradizione asiatica, un edificio sacro a forma di torre o piramide. La pagoda ricorda anche il tetto di una casa simboleggiando ospitalità e accoglienza, valori sui quali si fonda l’azienda. Il colore verde  richiama il legame alla natura, al naturale, perché il tè è innanzitutto un prodotto della natura.

Bevanda senza tempo, infinita per sapori e profumi, intima e al tempo stesso conviviale, il tè sprigiona i suoi poteri con spirito camaleontico, mutando a seconda del momento nel quale si consuma. Energizzante di buon mattino, accomodante e ospitale nel pomeriggio, rilassante e introspettivo alla sera. Cosa c’è di più invitante dell’ora del tè? Assaporato in solitudine o in compagnia, è una bevanda così ricca di sfumature da rispecchiare lo stato d’animo di ciascuno di noi. Balsamo per l’anima, il tè è un viaggio attraverso i vari continenti, un’esperienza all’insegna della ritualità e del piacere.

Tra i miei preferiti, c’è il Nepal Jun Chiyabari Oolong BIO, un pregiato oolong proveniente dal giardino biologico Jun Chiyabari. La piantagione si trova sulle montagne dell’Himalaya, vicino al confine con l’India, a circa 1700-2000 metri sopra al livello del mare, ma anche 

il Japan Shincha BIO Té Verde,  una rarità giapponese della regione del Kyushu.

In ogni caso, cercate il vostro tè. Ognuno ha il suo. Per rilassarsi, ritrovare il buonumore, la carica, la passione…  Proprio come racconto nel romanzo Quattro tazze di tempesta e nel mio ricettario Le Ricet-tè: gustosi menu a base di tè.