La casa del profumo

Che profumo ha la vostra vita? Non è una domanda leziosa. Mi gira in testa da qualche settimana, da quando ho seguito un corso per diventare Tea sommelier e ho iniziato ad “annusare” l’aria intorno a me con più attenzione. A coglierne note, sensazioni, emozioni, soprattutto ricordi. Quando viaggio, quando viaggiamo, cerchiamo di imprimerci più souvenir possibili nel cuore e nella testa. Facciamo foto, soprattutto. Io registro a volte anche il suono di un luogo: le voci, la musica, il traffico, il mare…. Ma su quale file e formato possiamo salvare i profumi e gli aromi della nostra esistenza? Possiamo imprimere i sentori in qualche serbatoio nascosto nelle nostre narici?
Oggi, ad esempio, ho svitato il tappo di una bottiglia magica, che mi ha trascinato a migliaia di chilometri da casa… In Giappone, a Kamakura. Nell’ombra di un ryokan circondato da un groviglio di gelsomino e un reservoir di vetro e orchidee, dove ho trascorso qualche ora memorabile. È bastata un’inspirazione. E del resto, la vita è una serie di inspirazioni. Bisogna solo scegliere la fragranza giusta per apprezzarla meglio. E qual’era quella appena sniffata?
Pretiosa di Danhera, con pepe rosa, gelsomino, fresia e, appunto, orchidea. Il mio naso non mi ha portato fuori strada, tutt’altro. Anzi, mi ha riportato velocemente in una casa che altrimenti, forse, avrei scordato.
Del resto, è per questo che esistono i profumi d’ambiente. Per tenere stretta a noi la memoria.
In questo caso, il bianco del gelsomino e il cipria della maiko che mi serviva il tè. Il dolce del mochi di riso e l’impalpabile spuma verde del matcha. Il caldo della tazza. Il brivido di una promessa di felicità. Il risveglio di un respiro, che profuma di vita. Perchè la vita, a volte, è tutta dentro un profumo.