Royal Baby, non c’è due senza tre

Da quando ho scritto la biofiction dedicata a Kate Middleton -era il 2011- i reali d’Inghilterra sono diventati la mia seconda famiglia… Per questo, sono in trepida attesa. Tra pochi giorni, infatti, il nuovo Royal baby farà la sua apparizione sulla terra. E io ho raccolto per il settimanale Grazia adesso in edicola  le ultime indiscrezioni. Tipo… chi è la birth planner di Buckhingham Palace. E come si chiamerà il nuovo erede. Qui, le condivido con voi.

Non è soltanto il diavolo a nascondersi nei dettagli. Nel regno d’Inghilterra, lo fanno anche i bambini. Almeno a corte, dove la nascita del Royal Baby -il terzo per Will & Kate, il quinto in linea di successione al trono, il sesto nipote di Elizabeth alias The Queen- ha scatenato la caccia all’ultimo indizio.

Maschio o femmina? Alice o Mary? Arthur o Albert? Ventuno o ventitré aprile? La creatura non è ancora venuta al mondo e già lo fa girare, quel mondo, intorno alla pagina web che annuncerà il lieto evento.

Sua madre Kate è ufficialmente entrata in maternità lo scorso 28 marzo. Ciò significa che il parto dovrebbe avvenire nel giro di quattro settimane e quindi entro il 25 aprile, più probabilmente il 23, San Giorgio, o meglio ancora il 21, giusto in tempo per spegnere, con il suo primo vagito, le candeline sulla torta del novantaduesimo compleanno di Sua Maestà la bisnonna.

A confermarlo, una serie di segnali: prima di tutto, la vernice. La cancellata d’ingresso della cosiddetta Lindo Wing, il reparto maternità del St. Mary’s Hospital di Paddington, a Londra – dove la duchessa di Cambridge ha già dato alla luce baby George (22 luglio 2013) e baby Charlotte (2 maggio 2015) – è stata dipinta di fresco. E una squadra di medici e paramedici ribattezzata Baby Team si tiene pronta a intervenire in ogni momento e con soli cinque minuti di preavviso a Kensington Palace e nella sala parto deluxe da 9650 sterline al giorno (la stessa dove Amal Clooney ha figliato i suoi gemelli Ella e Alexander), costantemente monitorata e messa in sicurezza dallo scorso mese di marzo.

Del resto, nulla sfugge ai piani di Carole Middleton, la mamma di Kate, insignita per l’occasione del titolo di Birth Planner e minuziosa pianificatrice dell’operazione “Terzo Fiocco”.

Kate ha scelto, per questa sua terza e pare non ultima gravidanza infatti, di non conoscere in anticipo il sesso del nascituro. Preferisce godersi la sorpresa con il marito William, con la famiglia reale, e, in rapida successione, con i sudditi e i curiosi di tutto il pianeta.

Le scommesse, nella patria che scommette su tutto e dove i bookmakers contano quanto e forse più dei ministri che li governano, danno per favorito il fiocco azzurro. Quanto ai nomi, puntano sui pochi solidi e tradizionali di casa Windsor: Albert o Arthur se maschietto -in onore di re Giorgio VI, padre di Elisabetta II, nato Albert Frederick Arthur George- oppure Mary o Alice se femminuccia.

Mary, in particolare, sembra riscuotere i consensi dei più. I motivi? È il terzo appellativo della regina e, insieme, della sua amatissima nonna, la regina Mary di Tek.

La scelta di Alice, invece, è un omaggio al principe consorte Filippo e alla di lui madre, la regina Alice di Grecia.

Di che sesso sia il neonato, in fondo, poco importa. Maschi e femmine ormai hanno lo stesso diritto al trono, purchè si rispetti la successione.

Il nuovo e terzo baby royal arriva quinto, dopo nonno Charles, papà William, il fratellino George e la sorellina Charlotte. E fa scivolare zio Harry in sesta posizione.

Il quale, da parte sua, ha sempre dichiarato di non aver alcun interesse a regnare. Oggi come oggi, è in tutt’altre faccende affaccendato. Prima di tutto, c’è il suo matrimonio con Meghan Markle il prossimo 19 maggio, strategicamente fissato una ventina di giorni dopo la nascita del nipotino/nipotina, per consentire alla cognata Kate di rimettersi in forma post partum e prendere parte alla grande festa pop-glam che saranno le sue nozze con l’attrice afro-americana di Suits. Non solo. Dopo il fatidico sì, Harry e Meghan potrebbero annunciare anch’essi di essere felicemente prossimi a sfornare il proprio primo erede. Del resto, i bookmakers hanno già puntato su qualche nominativo: Diana se femmina, William o Zane se maschio.

Perché il nome non è un dettaglio. Ed è lì che si nasconde il…bambino. Soprattutto quando è royal.