Se Harry e Meghan fanno flop

Dal top al flop, a volte, è solo questione di clic. E basta una “scrollata” tra siti e social, per giunta rapida, per capire che laggiù, nel ducato a stelle e strisce di Montecito, California, qualcosa è cambiato. Ve lo racconto su Grazia.

Imbroglioni, frignoni, pigri, incompetenti: sono solo alcuni degli aggettivi con i quali sono stati bollati Harry e Meghan, dopo l’annuncio che l’accordo da 20 milioni di dollari con Spotify per la seconda stagione dei podcast Archetypes, è saltato. Una rottura ufficialmente consensuale, ma che Bill Simmons, CEO della celebre piattaforma di streaming audio, ha attribuito alla poca professionalità della coppia, la quale in due anni avrebbe realizzato solo 12 episodi, e per di più con risultati di ascolto di gran lunga inferiori alle aspettative, nonostante la notorietà dei personaggi coinvolti (Serena Williams, Mariah Carey, Trevor Noah, Paris Hilton…) e il premio People’s Choice Award 2022.

Non è stato tenero con Meghan Markle nemmeno Jeremy Zimmer, super agente hollywoodiano della United Talent Agency (Harrison Ford, Timothée Chalamet, Priyanka Chopra Jonas e il regista Wes Anderson tra i suoi clienti), che, commentando la decisione di Spotify, avrebbe addirittura etichettato l’ex attrice di Suits come priva di talento. «Solo perché sei famoso, non significa che tu sia bravo a fare qualcosa», avrebbe dichiarato, forse irritato dalla decisione della Markle di farsi rappresentare da un’agenzia concorrente, la prestigiosa WME, con l’obiettivo di setacciare nuove opportunità di business multimediali, primo tra tutti un sito di wellness e lifestyle sul modello di Goop di Gwyneth Paltrow e Poosh di Kourtney Kardashian.

Secondo il britannico Mark Borkowski, autore e PR specializzato in crisis management, la decisione di Spotify segna la fine di un’epoca per i due ex Royals che hanno inciampato lungo la strada della realizzazione del loro privatissimo American Dream di un impero a 9 zeri, e rischiano, oggi, di ritrovarsi per terra.

Dalle stelle allo stallo, insomma, con un effetto domino che potrebbe costringere la non più premiata ditta H&M a siglare contratti meno economicamente vantaggiosi dei precedenti, con un ribasso anche del 40%. Addio anticipi milionari (venti milioni di dollari per Spare, l’autobiografia del principe che è diventata un best seller in tutto il mondo e ha venduto, soltanto in lingua inglese, più di un milione e mezzo di copie in un giorno, stabilendo un record che resterà forse imbattuto tra i libri extra-fiction) e addio al lucroso contratto con Netflix (oltre 100 milioni di dollari per la miniserie incentrata sulla vita di corte che ha sbancato e superato ogni aspettativa).

A oggi, Netlix tace ma c’è chi scommette sulla fine della collaborazione, tanti sono i progetti rimasti sulla carta, tra cui la serie animata The Pearl e il podcast dedicato ai traumi infantili, attraverso le interviste a vari personaggi di spicco.

Ma che la reputazione del brand e della coppia di esuli del Regno Unito sia in questo momento se non compromessa, quanto meno instabile, trova conferma nelle distanze che alcune celebrities made in Usa hanno preso e stanno prendendo, a cominciare dai coniugi Obama che non hanno apprezzato gli attacchi alla Royal Family contenuti in Spare, ai Clooney che sono volati a Londra, ospiti a sorpresa di Carlo III al Prince’s Trust Awards, fino a Oprah Winfrey, che si sarebbe sentita strumentalizzata e forse ingannata -e anche Taylor Swift avrebbe snobbato gli ex Sussex e i loro inviti a partecipare ai podcast.

E quando hanno accusato i paparazzi di aver messo a repentaglio la loro sicurezza in un inseguimento per le vie di New York, sono emersi dubbi da più parti sulla credibilità del loro racconto. Piagnoni, si è detto.

Intanto, in Inghilterra, sono stati ufficialmente sfrattati da Frogmore Cottage, la magione che Queen Elizabeth gli aveva donato per le nozze e loro avevano ristrutturato (a caro prezzo, 3 milioni di dollari che i due avrebbero rimborsato) nel 2018. Molta acqua da allora è passata sotto i ponti, un vero oceano tra due sponde. Che divide le aspettative di ieri dalla realtà di oggi.

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