Una corona per due
Non c’è fiaba senza artigli, dicono gli Inglesi. E Kate e Meghan sembrano decise a sfoderarli. Su Grazia in edicola questa settimana, racconto le baruffe tra le due non nobili cognate reali….
Le cronache rosa raccontano di due duchesse sull’orlo di una crisi natalizia, dopo un autunno di tensioni, schermaglie e anche qualche lacrima.
Che l’attrice “importata” a corte dalla California non fosse un pezzo di pane e nemmeno di burro, lo si era intuito il giorno del suo matrimonio con Harry d’Inghilterra, lo scorso 19 maggio, quando impose a Windsor Castle, culla e simbolo della Royal Family, una cerimonia in stile afroamericano, canti gospel, predica alla Malcolm X e profumatori d’ambiente per scacciare quello che, secondo lei, era ed è l’“odore di stantìo” della St. George Chapel e forse della monarchia.
Allora, Kate sorrise e abbozzò, sull’esempio della regina Elisabetta & Co. E si sforzò, a quanto raccontano le talpe di Kensington e Buckingham Palace, di intrattenere la neo-cognata tra tè e impegni ufficiali, aiutandola a prendere la dovuta confidenza con il protocollo.
Del resto, Kate alias la duchessa di Cambridge è cresciuta a latte e corte. Nonostante non sia di sangue blu –e forse per compensarne la mancanza- rigorosa e poco mondana, già madre di George, Charlotte e Louise, ha studiato da royal per tutta la vita ed è, oggi, la perfetta erede al trono e al ruolo di regina consorte, quando suo marito William sarà re. E lo sarà.
Meghan, al contrario, vanta tutta un’altra storia, quella di una ambiziosa modella e poi attrice di serie B, catapultata sulla scena mondiale dal suo principe azzurro –Harry, appunto- da qualche scena piccante nel serial Suits e da un caratterino che già si era fatto notare fuori e dentro dal set.
A Toronto, la città dove ha vissuto e girato appunto Suits, non ne hanno mai tessuto gli elogi. Arrogante, maleducata e arrampicatrice sono gli aggettivi che l’hanno sempre seguita, insieme alla fama. Dopotutto, si è sbarazzata del primo marito, il produttore newyorchese Trevor Engelson, all’improvviso, restituendogli le fedi di diamanti con un corriere. E lo staff di Tony Vitiello, masterchef in Canada e star in tv nonché suo ultimo compagno prima di Harry Windsor, testimonia capricci e vizi da primadonna, mal tollerati e mai perdonati e forse veritieri se, in poco meno di un anno dal suo trasferimento e dal suo ingresso ufficiale nella famiglia reale, la Markle si è già fatta parecchi nemici tra il personale di servizio.
È di pochi giorni fa la notizia delle dimissioni di Melissa Toubati, la sua personal assistant nonché regista delle sue nozze, consigliatale da Robbie William. La donna sarebbe scoppiata in lacrime per la troppa “pressione”, dopo soli sei mesi dal suo impiego.
Sarebbero proprio le sue maniere “dittatoriali” e le sue manie da star di Hollywood ad aver procurato a Meghan il soprannome di Steel Marshmallow o caramella d’acciaio, lo stesso affibbiato, anni prima, alla regina madre, la quale era nota per essere estremamente esigente ed altrettanto testarda.
Harry, infine, pare essersi lamentato con il fratello maggiore William: quest’ultimo non avrebbe steso il tappeto rosso ai piedi della nuova arrivata in famiglia, abituata alle attenzioni e alle coccole glam riservate alle celebrities internazionali.
Dopotutto le frequentazioni e le amicizie dei Cambridge -William e Kate-sono molto diverse da quelle dei Sussex -Harry e Meghan: pochi e selezionati compagni di studi e di lignaggio e interessi comuni i primi, divi e star i secondi, a cominciare da Amal e George Clooney, Serena Williams, Victoria e David Beckham…. Che sia questo il motivo che ha contribuito a creare dissidi e mettere distanza tra le due coppie? I Sussex, infatti, hanno annunciato che leveranno le sontuose tende da Londra e da Kensington Palace per trasferirsi a Frogmore House, un chilometro a sud di Windsor Castle, dove –hanno spiegato- potranno far nascere e poi crescere il loro primo bebè, in arrivo tra marzo e aprile, nella privacy, lontano dalle imposizioni e dai condizionamenti di corte –ma anche dai Cambridge.
A quanto si vocifera, Meghan vorrebbe addirittura partorire in casa e non al St. Mary’s Hospital, e nominare Amal e George Clooney madrina e padrino. Insomma, vorrebbe rompere altre tradizioni e, di conseguenza, altri equilibri.
Intanto, la aspetta la prova più difficile dell’anno, quella che tutte le famiglie del mondo –ricche o meno, nobili o commoner -affrontano ogni 25 dicembre.
Le ultime scommesse da Londra puntano su una riunione e pacificatrice, grazie a Charles che più di tutti si è attivato per distendere gli animi e smussare le unghie delle nuore: nessuno dei suoi figli e dei suoi nipoti mancherà all’abituale messa a Sandringham, nel Norfolk, né all’austero brindisi natalizio caro a Queen Elizabeth e Prince Philip.
La tregua di Natale –come è già stata battezzata dai sudditi nel Regno Unito-metterà fine alla guerra dei Sussex? Oppure sarà soltanto il pretesto per riaccenderla, e questa volta metterla davvero sotto i riflettori della stampa?
Sino a oggi, si è consumata tutta a colpi di gossip e indiscrezioni che Kensington Palace si è premurato di negare con una dichiarazione ufficiale di non belligeranza. Verità o strategia? La fiaba, anzi la faida continua. E si trasforma inesorabilmente in una soap.
Seguimi