L’effetto Jane Austen continua

Non sempre le cose vanno come vogliamo. O le giornate, o le vite. Talvolta è un bene, talvolta no. In ogni caso, dobbiamo accettarle. Lo sto imparando a fare in questo settembre più sfidante di quanto, appunto, avessi immaginato: il mondo, là fuori, mi pare sempre più incomprensibile e io stessa ho l’impressione che nessuno mi capisca, anche quando parlo chiaro.

Per fortuna, in tanti avete capito Amelia, la mia protagonista del romanzo Effetto Jane Austen che va di nuovo in ristampa e lo fa con tutta la carica del vostro affetto per questa storia speciale, nata nei luoghi di Jane Austen, in Inghilterra.

Un anno fa esatto, ero a Bath al Jane Austen Festival: per una settimana, la cittadina dorata del Somerset diventa il palcoscenico a cielo aperto di parate, feste e balli in costume ispirate all’autrice di Orgoglio e Pregiudizio, ma anche alle suggestioni di Bridgerton. Insomma, un bel salto nell’epoca Regency.

Per me, è stato l’inizio della magia. Ho capito che lì volevo ambientare una trama e che, anzi, la trama l’avevo già tra le dita. Ed era la mia. Così mi sono messa a scrivere.

Un anno dopo, quella trama è un libro con un titolo, una copertina, e già record di successo. E io sono cresciuta un altro po’. Come autrice e come persona, che è ciò che conta davvero. Così, sono felice quando voi mi raccontate di quanto vi siate immedesimate o abbiate trovato, tra le mie parole, qualcuna che risuona in voi, e vi aiuta, vi sprona, vi conforta.

In tanti mi chiedete “ma cosa farà Amelia?” E io replico che sta a voi deciderlo. Amelia siete voi, siamo noi. Trovate voi la vostra risposta, perché nessuno può darla per voi. Mai. Soltanto noi possiamo rispondere alle domande della nostra esistenza. Come? Decidendo ogni giorno chi siamo. Facendo un passo verso noi stessi e accettando il rischio di non essere quelli che pensiamo. Volendoci bene per quello che siamo in ogni momento, anche in quello in cui diamo il peggio di noi. Perché siamo anche le nostre fragilità e le nostre incertezze, le nostre paure e i nostri freni.
Nessuno è perfetto, per fortuna. E, come scrivo in Effetto Jane Austen

Non c’è nulla di peggio che scontrarsi con i propri difetti quando non si vuole averne. E non c’è nessuno più triste di chi insegue la perfezione, non solo perchè non esiste, ma perchè la smania di trovarla stermina ogni possibilità di essere felici.

Intanto, abbracciamo la nostra amata imperfezione insieme nei prossimi appuntamenti, che sono tanti, tantissimi e variegati.

Prima data da segnare sul calendario: 23 settembre ore 18. Portate voi stessi, il vostro sorriso, la copia di Effetto Jane Austen e…i ferri da maglia! Già, sferruzzeremo con il Book Knit Club alla nuova libreria Feltrinelli di corso di Porta Genova 20, a Milano.

A seguire, Gallarate (Va), Busto Arsizio (Va), Vicenza, Rozzano (Mi), Varese, Monza, Mortara… Trovate tutte le date e gli eventi a questo link, ma anche sul mio account Instagram.

Vi aspetto.