A Natale? Regala un bambù. Anzi, una piantagione

So che la cosa non vi piacerà e mi alienerà la vostra simpatia, ma io odio fare l’albero di Natale. Intendiamoci, mi piacciono le decorazioni, l’atmosfera, la neve, gli abeti al loro posto e cioè nelle foreste, ma non sopporto i finti-pini casalinghi né tantomeno che gli alberi vengano tagliati, addobbati e poi abbandonati nella spazzatura.

Perché è vita che se ne va. E invece vorrei che la vita raddoppiasse, triplicasse e centuplicasse, anche a Natale.

Già pioniera dell’ecogreen, ho dedicato articoli e libri alla green economy, tra cui Il Piccolo Libro Verde del Viaggio: 250 consigli ecosostenibili.

In questi ultimi anni, dedicandomi all’insegnamento dello Yoga e all’Ayurveda, ho fatto qualche passo ecologico in più, nella scelta dei miei alimenti, dei tessuti con cui mi vesto, degli oggetti che mi circondano, arredamento e…regali di Natale compresi.

Già. Perché quest’anno sotto l’albero –che sarà ecocompatibile, riciclabile e soprattutto non sarà perché non lo farò- metto….un piantagione non intensiva di bambù gigante.

Come? Semplice, facendo un investimento green e acquistando le quote di proprietà di un bambuseto con Almabamboo, l’azienda leader nel settore della sostenibilità. Oggi Almabamboo offre a tutti la possibilità di accedere al business e alla coltivazione del bambù, anche senza avere un terreno di proprietà, investendo in una risorsa energetica e ambientale alternativa e…guadagnando rapidamente!

Il bambù è un’incredibile risorsa per il mercato mondiale: può essere utilizzato sia a fini commerciali che di sostentamento della popolazione del pianeta, dal momento che permette di convertire terreni degradati in un bambuseto.

Un ettaro produce fino a 100 tonnellate di biomassa utilizzabile per abiti, arredi, materiale da costruzione, addirittura bevanda con la super acqua detox di bambù) , previene frane e smottamenti consolidando il sottosuolo e allontana il rischio di dilavamento del territorio.

Infine, il bambù è bello. Basta un’immagine per viaggiare in un mondo verde, sano, fecondo. Un mondo che vorremmo trovare sotto –il non- albero di Natale.