Due sirene…a Valletta
Se c’è una cosa che ho imparato scrivendo, è che ognuno di noi è un romanzo. Ognuno di noi si porta dentro e dietro la sua storia, e a volte anche più di una. Ci sono storie lineari, altri complesse, alcune purtroppo tragiche o drammatiche, altre per fortuna sono divertenti e a lieto fine.
Per questo mi piace incontrare i lettori e le lettrici. Perché mi ispirano. E perché sono loro i miei migliori “spacciatori” di storie.
In quest’ultimo anno in cui ho girato l’Italia con Due sirene in un bicchiere.in valigia, ho collezionato tanti di quei racconti che potrei comporre interi volumi. E ora che ho saputo che Due sirene in un bicchiere verrà tradotto anche all’estero –in Olanda, Lituania, Cina, Germania-sono entuasiasta, perché la mia raccolta si comporrà di altre voci, esperienze, stili di vita e di pensiero.
Con questo spirito e con questa curiosità “umana”, affronto il prossimo tour e le prossime tappe: Bologna, Formigine, Firenze.
E Valletta, la capitale di Malta, Paese a cui devo tanto, tantissimo, perché mi ha dato tanto, tantissimo. Più di tutto, amici preziosi che, negli ultimi cinque anni, hanno contribuito alla costruzione di me come persona, prima che come narratrice.
Per loro e con loro ho voluto questo incontro a Valletta. Per ringraziarli di aver fatto parte della mia vita e della mia storia. E perché so che continueranno a farne parte: il mio romanzo personale, d’ora in avanti, conterrà anche loro.
Molti sono, come me, italiani che hanno scelto Malta e Gozo come loro seconda casa o patria. In tutto, siamo ufficialmente 7500, se ho contato bene, non sono brava con i numeri. Ma so che abbiamo tutti un’avventura da condividere.
Così, mercoledì 7 novembre saremo insieme all’Istituto Italiano di Valletta, al suo direttore Massimo Sarti e all’ambasciatore italiano a Malta Mario Sammartino per leggere le pagine di Due sirene in un bicchiere e scriverne di nuove, ognuno con la sua ispirazione (dalle 18:30, segue aperitivo offerto da Bubbly Company Malta e SoulFood Valletta ).
Sono sicura che ne verrà fuori un bel romanzo, di cui siamo autori e soggetti. E che porteremo sempre con noi, ovunque andremo.
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