Gennaio, si (ri)parte!

GENNAIO, SI (RI)PARTE!

Non dico mai di no a un viaggio. Perchè rinunciare a viaggiare…. è un po’ come rinunciare a vivere. L’ho scritto e sostenuto nel mio libro Travel Therapy, e continuo a crederci ogni volta che realizzo un reportage o accetto di fare consulenza, come mi è capitato e mi capita, a Tour Operator, Enti del Turismo, Ministeri o catene di hotellerie… Il viaggio, per me, è il miglior strumento di conoscenza di sè e degli altri. E ogni nuova avventura mi appassiona. Per questo, voglio raccontarvi la storia di Marco Toni che ha creato Travel Solution Club, insieme a Paola Ballerini.

«Travel Solution Club è un progetto nato analizzando l’evoluzione del mercato del turismo ma anche dalla mia passione sfrenata per questo lavoro», racconta Toni. «Essere su strada oggi -nel senso di aprire un’agenzia di viaggi tradizionale -serve a poco: lievitano i costi di gestione e si limitano i potenziali clienti al solo territorio circostante. Il web, invece, permette di gestire da Roma un cliente in tutto il mondo, come se fosse seduto di fronte a noi! La concorrenza è spietata ma sono convinto che chi lavora bene viene premiato. Vogliamo essere “artigiani del viaggio”, ovvero consulenti che seguono il cliente in tutto e per tutto dall’idea alla sua meticolosa pianificazione, fino alla partenza. Da qui il nostro slogan: “Immagina! Al resto pensiamo noi.”

«Di ogni cliente -racconta il team di Travel Solution Club, vogliamo conoscere i suoi gusti e le sue esigenze per definire la migliore esperienza possibile per lui. Parte fondamentale del progetto è la realizzazione di una rete di consulenti viaggio sul territorio nazionale, dotandoli di tutti gli strumenti gestionali e tecnologici necessari per poter avere “l’agenzia viaggio nel proprio tablet” e gestire in autonomia il portafoglio clienti. Questi consulenti sono conosciuti con il nome Travel Specialist®, marchio che abbiamo registrato dal 2014».

In particolare, Travel Solution Club propone un turismo esperienziale, dove a vincere è la possibilità di sperimentare avventure e attività speciali, a contatto con la realtà locale. L’Etnoturismo, infatti, propone un turismo sostenibile con itinerari nella natura e alla scoperta dell’autentica identità dei diversi Paesi del mondo. Qualche esempio? Cuba in una casa particular, o il Messico più nascosto, là dove vivono gli indigeni Raramuri, ma anche Panama e il suo paradiso incontaminato.

Infine -e questa è un’esperienza che chiederò a Marco Toni di lasciarmi fare!- c’è la possibilità di diventare una vera guida naturalistica in Africa con la Ranger Experience e Safari Guide: un corso personalizzato di apprendimento “ecologico avventuroso”.

Inanzitutto, si approfondisce la conoscenza delle delle specie in natura e il modo in cui ciascuna di esse è interconnessa tra loro e l’addestramento alla guida di safari, e poi si impara ad approcciare il gioco pericoloso e le abilità di consapevolezza situazionale, identificare i suoni degli uccelli, si apprendono le abilità di sopravvivenza di base…e a dormire sotto le stelle.

Insomma, a vivere. Sotto il cielo dell’Africa.