Gita al nord (con la giacca giusta)
Tra pochi giorni rifaccio la valigia e parto. Destinazione Nord Europa, un po’ la mia seconda casa quando mi stanco del caldo di Malta. E il dilemma, ogni volta, è sempre e soltanto uno: quale giacca portare. Che sia calda, impermeabile, leggera, non ingombrante. Ma anche così unica da poterla indossare sempre e su tutto, di giorno come di sera, nella natura o in città.
La risposta, quest’inverno, si chiama Fjällräven. Il brand svedese festeggia cinquant’anni dalla nascita della prima rivoluzionaria Greenland Jacket con la nuova versione invernale della collezione Greenland Updated. Aggiornata e rinnovata, la collezione mantiene inalterata la sua estetica senza tempo e propone giacche e parka uomo e donna, caratterizzati da grande funzionalità, materiali ecosostenibili e look senza tempo.
Cinquant’anni fa il fondatore di Fjällräven, Åke Nordin, presentò il suo prototipo: l’innovativa combinazione tra G-1000 (tessuto a trama fitta, particolarmente resistente ma al contempo traspirante, realizzato con il 65% di poliestere e il 35% di cotone) e la celeberrima cera anti-usira Greenland Wax aveva dato vita a un materiale forte, robusto e impermeabile, ideale per ogni tipo di avventura all’aria aperta. In poco tempo questa giacca conquistò il cuore e la mente degli appassionati di outdoor di tutta la Svezia, permettendo loro di trascorrere più tempo immersi nel freddo e nella natura.
Indossata e apprezzata a lungo e da molti, per ben mezzo secolo Greenland Jacket ha resistito alla prova del tempo, senza mai cambiare. Fino a quando, la scorsa primavera, Fjällräven ha deciso di aggiornare ed ampliare la collezione con nuovi tagli, materiali più sostenibili e finiture di ancor maggiore qualità. Il risultato è, appunto, Greenland Updated.
“Con la nuova collezione, abbiamo voluto creare una linea eco-compatibile e di stile, che possa essere fruita in città come fuori” racconta Sarah Isaksson, la stilista.
Greenland Updated è dedicata alle piccole avventure di tutti i giorni – una veloce fuga il venerdì sera, un’uscita a pranzo durante la settimana o un brunch domenicale. Questi semplici e brevi momenti all’aria aperta non solo meritano le stesse attenzioni delle uscite più impegnative, ma si rivelano anche i più “benefici”. È stato infatti dimostrato che trascorrere brevi ma frequenti periodi di tempo immersi nella natura ha un effetto più positivo sulla nostra salute rispetto a quello sortito da escursioni prolungate ma rare. Capito perchè me ne fuggo al Nord?
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