A due anni dalla scomparsa della regina, Re Carlo ha preso nuove decisioni sul futuro della corona. E, per ridare speranza al Paese dopo le malattie che hanno colpito lui e la principessa Kate, lascerà più spazio alle giovani generazioni di reali. Vi racconto tutto qui e su Grazia in edicola.
September, remember (a settembre, rimembra), recita un vecchio detto in inglese e la Royal Family, a due anni dalla scomparsa del suo “pilastro” Elizabeth II, avvenuta l’8 settembre 2022, a 96 anni di età e dopo 70 anni di regno, fa i conti con il passato, ma anche con il futuro.
Il 2024 non è stato finora un anno facile e sarà ricordato come uno spartiacque: il duplice e contemporaneo annuncio del cancro che ha colpito sia re Charles III, 75 anni, sia la principessa Catherine, 42, ha costretto i due a cure, riposo e pausa dai doveri reali e mediatici, e ha spinto tutta la dinastia a misurare con un altro metro le proprie prospettive umane e istituzionali, accelerando la trasformazione della Corona.
Durante il suo soggiorno estivo a Balmoral, infatti, il sovrano ha convocato accanto a sé e alla moglie Camilla non soltanto la prima “squadra” della Royal Firm ovvero gli eredi al trono William e Catherine, i duchi di Edimburgo Edward e Sophie, e la sorella Anna, ma ha anche chiamato in campo i suoi nipoti. È con loro che Carlo III ha lasciato intendere di voler formare -e subito- la nuova compagine con la quale affrontare la transizione della dinastia e quella della monarchia.
Se la linea di successione è assicurata dai piccoli Wales -George, 11 anni, Charlotte, 9 e Louis, 6, la sopravvivenza del “brand” Windsor dipende anche dagli altri. A cominciare dai nipoti più grandi, da Zara Phillips Tindall, 43 anni, secondogenita della principessa Anna, alle principesse di York Beatrice ed Eugenie, 36 e 34 anni, figlie di Andrew e Sarah Ferguson, ai più giovani Louise e James, 20 e 16 anni, figli di Edward.
Lady Louise, in particolare, potrebbe e vorrebbe diventare il volto-simbolo di questa generazione Royal 5.0. Legatissima alla compianta The Queen, pare aver ereditato da lei non solo la passione per i cavalli, le spille e le auto d’epoca, ma anche quel suo pragmatismo down to earth, con i piedi per terra, che l’ha portata appena maggiorenne a scegliere di lavorare in un vivaio, oltre a studiare. Adesso sembrerebbe intenzionata a intraprendere la carriera militare. La nonna, del resto, è stata la prima e unica della famiglia reale a entrare nei ranghi del British Army come comandante assegnato alla guida e alla manutenzione delle ambulanze, tanto da guadagnarsi allora -era il 1945 – il soprannome di Princess Mechanic.
Nessuno spazio di mediazione nè di inclusione invece per Harry, ormai stabilitosi definitavamente a Montecito, California, con la moglie Meghan Markle e i due figli Archie, 5, e Lilibet Diana, 3, con i quali festeggerà il suo prossimo compleanno il 15 di settembre, e non un compleanno qualunque: il secondogenito di re Charles e di Diana Spencer compirà 40 anni. Lontano dal padre, dal fratello e da quel regno che per lui pare definitivamente perduto, non solo perchè risulta quinto nella successione, ma perché ormai non ha più alcun indirizzo di residenza in Inghilterra e si vocifera addirittura di una sua definitiva rimozione dalla Corona. Purtroppo per lui, il suo birthday non è mai del tutto happy, perché cade a pochi giorni dal tragico anniversario della morte di Lady D, il 31 agosto 1997, e del suo memorabile funerale del 6 settembre. September, remember.
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