Il Natale? Fatelo liscio (e gagliardo) come l’olio
A una buona storia non so resistere. Soprattutto se autentica. Così, non posso fare a meno di raccontarvi quella dei “Gagliardi”, del loro olio e di un singolare incontro di pugilato in quel di Penne, nel lontano 1790… quando il giovane rampollo Di Federico sfidò il rivale con audacia, e guadagnò il soprannome di ajard, gagliardo, appunto. E se lo tenne. Anzi, lo tramandò nei secoli sino a oggi e sino ai posteri. I quali, memori di quella sfida coraggiosa, hanno voluto battezzare la loro azienda proprio con quell’appellativo: Gagliardi è oggi il brand di un Olio Extravergine d’Oliva (EVO), genuino, artigianale e di carattere, prodotto nell’Aprutino Pescarese, in Abruzzo.
Con i suoi prodotti, Gagliardi promuove un’agricoltura a basso impatto, sostenibile nel tempo.
L’azienda si trova in Abruzzo, a ridosso dei confini dei tre paesi di Catignano, Civitaquana e Civitella Casanova, a metà strada tra la costa e l’Appennino, dove la Maiella ed il Gran Sasso vigilano sugli uliveti della campagna circostante. Oltre alle olive, coltiva cereali vernini, erba medica, favino e alberi da frutto. È stata creata da Paolo Di Federico negli anni ‘50 ed oggi se ne prendono cura gli eredi Luigi e Federico, padre e figlio. Il loro obiettivo è “gagliardo” ed è quello aiutare a creare un nuovo mercato ecosolidale per i piccoli produttori della zona, che pur producendo un olio extravergine di oliva di qualità, non hanno acceso alle filiere più redditizie e sono spesso costretti a lasciare le olive in frantoio o a svendere il proprio olio EVO a prezzi bassi.
L’ intento di Gagliardi è quello di intercettare l’invenduto di zona, fornire consulenza tecnica di qualità ai coltivatori, e unire le forze, la produzione e gli standard d’eccellenza per un olio extra in tutti i sensi. Un olio con una personalità, anzi cinque: Blend unisce le 4 cultivar tipiche dell’Abruzzo: Cipressino, Gentile di Chieti, Diritta e Leccino. Il fruttato è medio intenso, con sentori di mandorla dolce ed erbe di campo. Al palato si conferma piccante medio con una nota amara, caratterizzata dal sapore di carciofo e cardo. Alla vista si presenta con un gradevole colore verde tendente al giallo oro; Leccino si caratterizza con un livello medio di fruttato, un livello medio-leggero di amaro e piccante, e sentori di mandorla, erba e carciofo; Cipressino è un olio fruttato più intenso, con sentori di mandorla dolce ed erbe di campo, gli stessi del “fratello” Gentile di Chieti, più deciso sul palato. Infine, c’è Dritta, che mixa perfettamente le note piccanti e amare.
A ognuno il suo olio, insomma. Infatti li ho già ordinati tutti e messi sotto l’albero. Perchè credo che il regalo migliore debba contenere storia, passione, tradizione e genuinità. E anche un pizzico di gagliardìa…
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