Il posto dell’estate

Da quando vivo su quello che chiamo affettuosamente il mio scoglio, e cioè l’isola di Gozo, il mare mi è entrato negli occhi. E vedo tutto attraverso il filtro acquamarina delle onde, come se indossassi continuamente un paio di lenti verde-azzurre. Anche la mia percezione dei colori è cambiata: molto più bianco e sempre meno nero, tante fantasie e niente total look. Se devo scegliere una tinta, il mio cervello batte e sbatte sempre lì, tra le tante sfumature di blu di baie, lagune e piscine, che, a Gozo, sono numerosissime.

Tradizionalmente punteggiata di farmhouse, le tipiche masserie di pietra gialla, l’isola maltese è un catalogo a cielo aperto della piscina perfetta: quadrata, tonda, stondata e a fagiolo; con il fondo bianco, azzurro, piastrellato a mosaico; con cascate, idromassaggio ed effetti di luce… La mia, quella su cui si affaccia il mio soggiorno e la mia camera da letto, è un quadro d’acqua trasparente incorniciato da una riga di sassi bianchi e teak. È lo specchio in cui guardo tutto il giorno: mentre lavoro al computer, mentre cucino, mentre mangio, mentre leggo… È diventata la lavagna su cui scrivo le giornate, la pagina azzurra da riempire. Insomma, sono irrimediabilmente diventata piscina-dipendente, tanto che, in piscina, ci sposterei il divano, la tv, la scrivania, forse anche il letto. E non uscirei più da quella vasca, a costo di farmi crescere le branchie e la coda da sirena.

Non so se esista un arredatore di piscine, probabilmente sì. Ecco, vorrei sapere come diventarlo. Vorrei fare l’exterior designer, quello che si occupa di arredare lo spazio che sta fuori casa, come se fosse dentro: il salotto, la sala da pranzo, magari lo studio e una cabina armadio piena di costumi e di infradito (dopo il viaggio in Brasile e la tappa all’outlet di Havaianas, a San Paolo, ne ho una collezione!)

Più di tutto, vorrei un nuovo divano imbottito, magari con chaise longue annessa, dove rilassarmi al sole, all’ombra, sotto le stelle, mentre guardo un film sul mio computer. Confesso che è così che trascorro molte delle mie sere d’estate: spaparanzata sul lettino au bord de l’eau con il Mac acceso sulle ginocchia, e le casse collegate in bluetooth. È il mio personalissimo cinema all’aperto, al quale naturalemente siete tutti invitati, magari via Skype. Divano e poltrone sono in arrivo. Le ho già scovate sul portale Livingo e le ho ordinate.

Il colore? Acquamarina, naturalmente. Anzi, acquapiscina.