Il vino? Un affare di famiglia
Chi dice vino, dice donna. Continua la serie di incontri One to Wine con Le Donne del Vino. Questa volta, incontriamo Marzia Varvaglione, produttrice dell’azienda vinicola Varvaglione di Leporano (Ta).
Nata a Taranto nel 1989, dopo la laurea in Economia e Gestione Aziendale, si è trasferita in Svizzera per il Master of Science in International management, durante il quale ha studiato due mesi a Londra e ha conseguito la specializzazione in Bargaining and Negotiation presso la LSE London School of Economics. Per la sua tesi, si è focalizzata sul passaggio generazionale all’interno delle aziende di famiglia e sulla successione attraverso il finanziamento di fondi di Private Equity.
Dal 2013 lavora nella azienda accanto a suo padre Cosimo Varvaglione, e cura le relazioni commerciali con i mercati esteri e lo sviluppo di nuove frontiere. Ha anche creato l’ufficio di Marketing e Comunicazione di cui è direttamente responsabile.
Il primo sorso non si scorda mai?
«Il mio primo sorso non è un ricordo molto nitido nella mia mente… Mio padre mi racconta di avermi “iniziata” al vino nel giorno del mio battesimo, quando ha intinto il suo mignolo nel bicchiere e mi ha bagnato le gengive…credo che tutto abbia avuto inizio da lì».
Una splendida annata…
«Senza dubbio il 2013: è stata la mia prima vendemmia, l’ultima nella nostra vecchia cantina, e l’uva era eccezionale!».
…e una pessima…
«Sono ancora troppo poche e fortunatamente tutte belle!».
Un calice di?
«Sauvignon Blanc, francese o neozelandese….i miei preferiti».
Allontana da me questo calice…
«Tempranillo, non sono un amante dei vini spagnoli, però mai dire mai!».
Galeotto fu il vino e chi lo bevve…
«La mia migliore amica ha conquistato il suo fidanzato con un vino prodotto dalla mia azienda….mi sono sentita un po’ cupido».
In vino veritas?
«Sempre ! Il vino crea atmosfera e avvicina le persone».
Le mille bollicine… -Champagne sì o no?
«Sì se è italiano: il metodo classico vince egregiamente sullo champagne francese».
Chi dice vino dice donna?
«Direi che dipende dal vino e dipende dalla donna. Secondo me, il vino deve essere elegante, avere personalità…proprio come una donna!».
Via con il vino -il suo viaggio più bello tra le vigne
«In Champagne, un connubio meraviglioso tra storia, miti e bollicine! Un viaggio indimenticabile con i miei amici e colleghi di A.G.I.V.I, l’Associazione dei Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani».
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