La luce dentro
«Se per molti è un momento di grande gioia e felicità, Natale può essere difficile per chi ha perso i suoi cari. Quest’anno, in particolare, capisco perché».
Queen Elizabeth, La regina mi ha detto (Gribaudo)
Non so voi, ma io non so se questo Natale ce la faccio. Perché non mi pare Natale. Perché non c’è nulla del Natale, se mi guardo intorno. Non vedo pace, compassione, comprensione, amore, generosità, gratuità. Umanità. Il mondo sta cambiando e io non lo capisco. Vorrei scendere alla prossima fermata e chiedere la strada per un pianeta diverso… Ma sono qui, per fortuna con voi. E provo a confrontarmi, a chiedervi come state e come state vivendo voi questi ultimi giorni prima del 25 dicembre. Perché forse la soluzione sta proprio nel prendersi un momento per ascoltarsi e parlarsi, per confessarci come ci sentiamo. Ecco, vorrei un Natale balsamico. Uno di quelli che non fa né festa né rumore, ma lenisce: pensieri, preoccupazioni, ferite, strappi. Un Natale che abbraccia e conforta. Che si prende una tazza di tè e rimette in sesto il cuore. Ah, il cuore. Ho la sensazione che stiamo procedendo senza dare retta ai suoi battiti. Ci lasciamo acchiappare dai pensieri, dalle preoccupazioni, dalle strategie, dai doveri, dalle notizie che rimbalzano sui social. E il cuore dov’è? Ogni anno in questo periodo non posso fare a meno di raccontarmi -per la milionesima volta- la triste storia della piccola fiammiferaia. Da bambina, mi arrabbiavo: ma come? Con tutti quei fiammiferi non poteva innescare un incendio e scaldarsi tutta la notte? Non poteva mettere a fuoco la città? Oggi che l’età degli incendi -forse- è passata, mi dico che dobbiamo accendere le cose che ci fanno stare bene. Illuminare il nostro buio per ritrovarci i ricordi, le persone care, e i sogni. Piccoli o grandi che siano, è verso la loro luce che dobbiamo andare. Per vivere davvero, abbiamo bisogno delle nostre emozioni. Di ritrovare la strada dei sentimenti e attraversare, con tutto il nostro coraggio, il buio che precede la luce. Tra pochi giorni, il 22 dicembre -lo dice la scienza- sarà il solstizio d’inverno e le giornate torneranno ad allungarsi. L’inverno inizierà a farsi primavera. Di nascosto, in segreto. Sotto la neve e nel freddo. Ma lo farà. Minuto dopo minuto. Verso il sole. Verso l’amore. E chi avrà ben seminato, raccoglierà fiori e frutti.
Buon Natale, con la luce dentro
…e il “nostro” consueto regalo? La nostra chiacchierata con l’astrologo Stefano Vighi per carpire qualche indizio di 2024? Arriva, non temete. Segnatevi in agenda la data del 20 dicembre, ore 21:00. Sul mio account Instagram. Per uscire insieme a rivedere la luce delle stelle.
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