La scelta di Kate
Con il video in cui ha rivelato di avere un tumore, Kate Middleton ha gettato il Regno Unito nell’incertezza. Perchè lei e il marito William sono la coppia che deve ereditare la corona. Ma al tempo stesso ha dato un segnale di forza: quello di una giovane donna che dicendo la verità ha riscritto le regola di una monarchia abituata a nascondersi.
L’ho raccontato in tv in diverse trasmissioni e a Porta a Porta, e lo condivido qui e su Grazia in edicola.
L’ultima parola, quella che nessuno avrebbe voluto sentire, l’ha messa lei: cancro. Sola, seduta su una panchina di legno in un giardino fitto di narcisi gialli, simbolo di speranza ma anche di quel Galles di cui è principessa, Catherine Elizabeth Middleton ha confermato una delle migliaia di ipotesi – per lo più fantasiose e irrispettose- che circolavano sulla sua salute a partire dal 16 gennaio scorso, quando è stata ricoverata alla London Clinic di Londra per un intervento all’addome. Ed è la peggiore.
In jeans, con la maglia bianca a righe blu che ha indossato altre volte in occasione di eventi benefici, senza trucco o quasi, senza gioielli, simboli e orpelli, si è mostrata in un video trasmesso dalla BBC per quella che è: una donna di 42 anni che sta affrontando la chemioterapia preventiva. Che è mamma di tre bambini (George, 10, Charlotte 8, Louis, 6); che è moglie. E lo è di un erede al trono che rappresenta il futuro della monarchia britannica, un futuro che, dopo il 22 marzo 2024, presenta più incognite che certezze e mescola tutte le carte: quelle della reggenza, della successione, della Royal Family e della Royal Firm.
Lo shock, all’indomani dell’annuncio che è diventato virale, ha paralizzato il Regno Unito e non solo. Diramato a poche settimane dalla comunicazione di re Carlo III, anch’egli colpito da un inaspettato tumore che sta curando con ostinazione e non poca frustrazione, il video della principessa ha messo a tacere le teorie complottistiche da un lato, ma ha alimentato dubbi, paure e rivendicazioni repubblicane dall’altro. La conferma della malattia di Kate Middleton è quasi più “grave” di quella del re: Carlo III è stato incoronato a 74 anni, ormai anziano; il suo regno è stato etichettato come un periodo “di transizione” dalla lunga, gloriosa, epoca elisabettiana, verso il radioso domani di William&Kate, la premiata coppia che, negli ultimi anni, ha saputo conquistarsi l’affetto e il supporto dei sudditi e simpatie a ogni latitudine. Ora la Gran Bretagna resta senza prospettive, condannata a fissare il presente invece di programmare il futuro. Eppure risoluta a stringersi intorno a questa giovane donna che ha saputo trovare, pur in un momento di estrema fragilità, la forza di dire la verità e di rompere il paradigma su cui si è retto tutto il regno della regina Elizabeth II: non più never complain, never explain, ovvero mai lamentarsi mai dare spiegazioni, ma always tell the truth, dire sempre la verità. Anche la più scomoda.
Qui il video-confessione.
I consensi non si sono fatti attendere: in poche ore, la popolarità di Kate è salita nei sondaggi (dal 50 al 70 per cento), e si è moltiplicato il numero di quanti, in Inghilterra e non soltanto, sono andati alla ricerca di informazioni ed esami per prevenire e curare il cancro, la malattia contro cui la principessa si è sempre schierata donando simbolicamente in passato i suoi capelli per fare parrucche ai malati oncologici. Il suo messaggio, del resto, è stato rassicurante e incoraggiante- I’m going to be ok, starò bene, ha ripetuto, «sto bene e mi sto concentrando sulle cose positive per diventare ogni giorno più forte», ma anche inclusivo: «penso anche a tutti coloro le cui vite sono state colpite dal cancro. Per favore non perdete la fede o la speranza. Non siete soli». Lei non lo è; ha William accanto a sé, re Carlo con cui condivide la lotta con la paura e la malattia, la sua famiglia che ha dichiarato, per bocca del fratello minore James, «scaleremo questa montagna insieme”, i suoi figli con cui sorridere. Un discorso da regina, perché Kate Middleton ha studiato da Queen e ha studiato con The Queen. Sa come dialogare con il suo popolo e sa che oggi, in tempi di social media, non può nascondersi ma può chiedere silenzio, rispetto, comprensione. Anche aiuto, purchè in video e in “reel”. Nella realtà, a sorreggerla e a sostituirla nei doveri reali, ci sono gli altri Working Royals: la principessa Anna in testa, Edward e Sophie di Wessex, Beatrice di York. E poi c’è Camilla, tornata in prima linea e in pubblico dopo qualche giorno di riposo
Dall’altra parte dell’oceano, in California, Harry e Meghan pare abbiano appreso della situazione dal video-messaggio in tv e abbiano subito inviato parole di conforto, ma non sembrano possibili e imminenti incontri di riconciliazione. William e il fratello non si vedono dall’Incoronazione del padre, non si sono parlati di persona nemmeno all’indomani della notizia della malattia di Carlo III, quando Harry è volato a Londra per restarci meno di 24 ore. Nessuno, a corte, vuole condividere dettagli con i due ex duchi, nel timore che possano diffonderli o, peggio, utilizzarli per screditare la Royal Family. Top secret anche la “localizzazione” del cancro che ha colpito Carlo e Kate: indicare l’organo o gli organi darebbe il via a speculazioni sul decorso e sulle tempistiche della ripresa. Entrambi avrebbero preferito la privacy totale sulla propria salute, ma sanno che non è possibile: la salute di un re -e di una futura regina- è la salute della monarchia. God Save the King -and the Princess.
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