Ma che bel castello…tra le vigne
Chi dice vino, dice donna. Proseguono gli incontri One to Wine con Le Donne del Vino. Questa volta, chiacchiero con Vittoria Seracca Guerrieri, proprietaria del Wine Resort Le scuderie di Castello Monaci, nel cuore del Salento pugliese.
Laureata in Giurisprudenza all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Vittoria è un avvocato, ma lavora nell’azienda di famiglia.
Sommelier Ais a Lecce, ottiene il secondo livello di WSET e studia per il terzo. Nella cantina e nel museo del vino di Castello Monaci, organizza wine tour con degustazioni.
Si occupa dell’accoglienza a Le scuderie di Castello Monaci, il bellissimo Wine Resort con otto camere e due suites, piscina esterna, ristorante e Spa per 2 persone, in Salento.
Circondato da 150 ettari di vigneti autoctoni, dove si produce da più di 70 anni un vino divenuto ormai famoso in tutto il mondo, il Wine Resort di Castello Monaci è la miglior testimonianza del Salento e delle sue tradizioni: dagli arredi alla buona tavola, dai vigneti all’orto biologico, fino ai 15 ettari di bosco e sconfinate distese di ulivi percorribili entrambi a piedi o con biciclette a disposizione degli ospiti.
Il primo sorso non si scorda mai?
«Mi riporta nel periodo dell’adolescenza, quando pranzavamo tutti insieme, a casa dopo la scuola: mio padre mi faceva assaggiare sempre un vino diverso… Diceva che, così, gli uomini non mi avrebbero fatta mai ubriacare… Solita gelosia del sud!».
Una splendida annata…
«Nel 2007 le condizioni climatiche furono perfette per la nostra terra e il risultato furono un’uva memorabile e un vino strepitoso!».
…e una pessima…
«Il 2014, quando iniziò a piovere durante la vendemmia e sembrava non finisse più. Ci furono grossi danni per noi».
Un calice di?
«Dovrei dire Salice Salentino, ma sarei scontata. Dunque dico che davanti ad un Ripasso non resisto. E’ un vino che adoro».
Allontana da me questo calice…
«Non allontanerei mai un calice, perché ogni vino ha una sua storia ed è legato alla sua terra, al lavoro di tanta brava gente, quindi merita rispetto assoluto».
Galeotto fu il vino e chi lo bevve…
«Si sa il vino disinibisce e rende allegre le persone, quindi ogni cena romantica dovrebbe essere accompagnata da un buon calice di vino. I ricordi più belli, con le mie amiche, sono gli aperitivi davanti al nostro splendido mare sorseggiando vino rosato!».
In vino veritas?
«Come dicevo prima, il vino disinibisce quindi fa dire cose che magari non diresti… Bisogna fare attenzione!».
Le mille bollicine… -Champagne sì o no?
«Bollicine sì ma italiane, lo Champagne mi fa venire mal di testa».
Chi dice vino dice donna?
«Sempre più donne si avvicinano al mondo del vino e, a mio parere, lo rappresentano nel miglior modo possibile, con delicatezza e competenza, come solo una donna può fare».
Via con il vino -il suo viaggio più bello tra le vigne
«Un viaggio che porto nel cuore è il giro per il Chianti di qualche anno fa. Antinori aveva appena inaugurato la sua nuova meravigliosa cantina e fu davvero stimolante scoprire il loro approccio eno-turistico».
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