Mi prendo e mi porto via. In Puglia

Il viaggio giusto al momento giusto? Lo consiglio nel mio nuovo ebook, fresco di riedizione digitale, in cui applico i principi della mia Traveltherapy, ovvero l’arte di “curare” i piccoli e grandi malesseri emotivi della vita quotidiana. Come? Viaggiando, naturalmente. Purchè si sappia bene quale “medicina” prendere, e cioè quale meta scegliere. Ce n’è per tutti gli stati d’animo. E non c’è bisogno di andare troppo lontano, a volte basta anche modificare il solito percorso casa-lavoro per ritrovare, se non se stessi, un po’ di buonumore. Io l’ho ritrovato in Puglia. E non poteva che andare così, nella regione più ospitale d’Italia. Per pochi giorni, soltanto cinque, ho girato tra la Basilicata e la Puglia promuovendo il mio romanzo Quattro tazze di tempesta. I luoghi sono meravigliosi, si sa. Ma ciò che ha reso speciale il mio viaggio sono stati i sorrisi, gli sguardi e le parole delle persone che ho incontrato e in particolare delle mie lettrici, che mi hanno accolto a libro e cuore aperto, come vere amiche.

A cominciare da Stefania De Toma, che mi ha così bene introdotto a Matera, sulla balconata naturale dello Spazio dell’Angelo dell’artista Nicola Filazzola, e mi ha regalato un “distributore” portatile di poesie (ve ne racconterò a breve in un altro post).

Coccole e sorprese anche ad Acquaviva delle Fonti (Ba), dove Rosa, la proprietaria de L’Erboristeria, ha organizzato per me un vero e proprio party di piazza, decorando lo spazio della mia presentazione con fiori, miscele di tè e stampe originali, tutte ispirate a Viola e alle protagonista di Quattro tazze di tempesta. E poi Giulia Calfapietro, responsabile del Presidio del Libro di Acquaviva, che mi ha “interpretata” così bene, mentre il duo acustico Magnolia suonava e cantava di donne e di storie (ma anche Marisa e Grazia, rispettivamente estetista e parrucchiera, senza le quali non sarei apparsa in pubblico!).

Lorena Saracino, collega giornalista de Il Corriere del Mezzogiorno, mi ha sostenuto con grazia e intelligenza a Polignano a Mare, sulla balconata Santa Candida che il Festival del Libro Possibile ha dedicato a Quattro tazze di tempesta. Infine, una vera e propria squadra di donne, le straordinarie guerriere dell’associazione I.D.e.A, mi hanno conquistato a Casalabate (Le) con la loro grinta, la voglia di fare, il coraggio.

A tutte devo moltissimo, e alcune finiranno senza dubbio nel prossimo romanzo, insieme a  Pasquale Donvito, straordinario agente di Feltrinelli per Basilicata e Puglia, nonché artefice di questo viaggio e di questo tour travel-terapeutico. Finito all’aeroporto di Bari con un bagaglio più pesante (i taralli, i biscotti, la focaccia, le cipolle….) ma con l’animo senza dubbio più leggero e sì, più felice.