Mi regalo il Natale

“La felicità non dipende dal luogo in cui sei, il luogo sei tu”. Ho letto queste parole stamattina e me le sono segnate, perché diventino il mio mantra per i prossimi, turbolenti, giorni di feste e giustifichino il fatto che oggi, 15 di dicembre, non solo io non abbia ancora fatto l’albero di Natale ma nemmeno sappia dove sarò, quel fatidico 25 dicembre. Ogni anno Natale ci costringe a scegliere persone, posti, modi, orari, regali, menu… E ogni anno ci dice chi siamo, come stiamo. Se è vero che le nostre relazioni sono la misura della nostra crescita, nessuna data come questa ci obbliga a fare i conti con noi stessi, prima che con gli altri. Ci incalza e chiede: con chi vuoi stare, dove e perché. Chi sei, quest’anno? Cosa metti di te dentro i pacchi che incarti o sotto i rami dell’albero che decori?

Ora, io sono felice di non sapere i dove e i come, di lasciare che il prossimo Natale mi sorprenda e mi conduca in città, in montagna o dall’altra parte del mondo. Lo sono, nella misura in cui conosco il perché. Perché sto bene nel luogo che sono io.

Un amico ieri mi ha regalato una palla decorativa speciale, con tanto di mio nome sopra. Sarà quella il mio albero -una parte per il tutto!, il simbolo di feste che non importa dove e come si realizzeranno, purchè la festa sia dentro di me, che sia io il mio Natale. E che sia mobile, come sono io.

Così vi auguro di trovare il vostro posto -a tavola, nel mondo, nel cuore, tra gli auguri che vi augurano davvero che stiate bene. Con voi stessi e poi con chi amate. Perché non c’è posto migliore.

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