Pronti, si (ri)parte!
Per un viaggiatore, non c’è gioia più grande che incontrarne un altro. Perchè, oltre le destinazioni e le mete esplorate, si condividono la stessa visione del mondo e della vita. La stessa irrequietezza che spinge a trovare sempre una riposta alla fatidica domanda di Bruce Chatwin “che ci faccio qui”? Anzi, lì. Perchè chi viaggia anela sempre al metro più in là, al passo che potrebbe cambiare il senso di tutto il percorso.
Quando ho incontrato Massimiliano Loyola, Luxury Travel Expert, è stato questo comune “sentimento” nomade a farci trovare la parole giuste per raccontarci: lui, con il suo lavoro decennale di Tour Operator con il suo progetto di agenzia online Travel Design, io di viaggiatrice spettinata, fondatrice della Traveltherapy, divisa tra gli assignment delle testate con cui collaboro, le guide da compilare e i romanzi.
Con curiosità, ho letto il manifesto di Massimiliano: è un libro, anzi una guida, che spiega ma soprattutto racconta come fare oggi il giro del mondo e perchè. Ne Il Giro del Mondo in 40 giorni – Tocca il cuore di tutti i continenti in un unico grande viaggio della vita Loyola svela storie, itinerari, consigli pratici e strategie per organizzarsi.
Una sfida? Certo, soprattutto in questi mesi post-pandemia. Una sfida più che mai necessaria, per non smarrire l’orizzonte del possibile e dell’altrove. Dove andare oggi? E cosa significa oggi viaggiare? Che cosa è lontano e cosa no, si chiede Loyola, costringendo anche me e tutti gli appassionati di viaggi a rivedere le nostre distanze, le modalità, i desideri e, in fondo, noi stessi.
Del resto, come scriveva Steinbeck che Loyola cita, “le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone”.
Che persone siamo oggi? Con chi vogliamo partire? Il Giro del Mondo in 40 giorni – Tocca il cuore di tutti i continenti in un unico grande viaggio della vita è la lettura che rimette in moto la voglia di andare e di vagare, verso le mete che ognuno porta nel cuore, fornendo gli strumenti per arrivarci.
«Viaggiare è prima di tutto progettare, cercare l’itinerario perfetto e avere l’inebriante sensazione di libertà di scegliere qualunque posto nel mondo», spiega Loyola. «È la possibilità di vedere colori, ascoltare nomi e incontrare anime lontane ma affini, incontri che fanno scoprire nuove dimensioni dell’essere. Il viaggio, per me, è la massima espressione dell’uomo. Jules Verne le chiamava “alte contemplazioni”, e non poteva trovare espressione migliore».
Quanto al suo lavoro di Travel Designer, «mi piace definirmi uno psicologo del viaggio, perché la fase della progettazione deve passare anche dalla capacità di comprendere il tipo di viaggiatore che ho davanti e le sue esigenze personali», dice. «Il mio lavoro, proprio come quello dello psicologo, è quello di indagare l’animo umano, i desideri dei miei clienti, e guidarli attraverso la soluzione ideale, che spesso non è quella che loro immaginavano all’inizio. Ho imparato con il tempo, infatti, che le aspettative delle persone sono il risultato di idealizzazioni, opinioni di parenti e amici, informazioni raccolte online o su riviste di settore… ma, condizionate da queste aspettative, non hanno mai davvero l’idea di come uno specifico luogo possa proporre tantissime opzioni diverse a persone che hanno interessi e stili di vita differenti».
Disponibile per App Kindle di Amazon, il libro Il Giro del Mondo in 40 giorni – Tocca il cuore di tutti i continenti in un unico grande viaggio della vita è gratuito fino alla mezzanotte del 7 luglio.
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