Re per una pandemia
Anche i re tremano. Il panico da virus non risparmia nessuno, nemmeno alla corte di Inghilterra. Dove ci si gioca il futuro della monarchia. Qui e su Grazia in edicola, vi racconto le ultime da Casa Windsor, dove Queen Elizabeth mantiene scettro e salute, ma pensa alla successione, nel nome di William.
“La regina è in buona salute e prende tutte le precauzioni necessarie”: così Buckingham Palace rassicura quotidianamente da Londra i sudditi di Sua Maestà e quanti, nel mondo, seguono le cronache di casa Windsor in un momento cruciale per il suo futuro.
La rassicurazione, necessaria dopo che il principe Carlo, 71 anni, primogenito di Elisabetta II, 94 anni il prossimo 21 aprile, è risultato positivo al Coronavirus, giunge da un palazzo reale semivuoto, in cui nessun membro della famiglia mette piede da settimane. Ogni royal è al sicuro in residenze differenti del Regno Unito, come da protocollo di emergenza per garantire la successione del “Designated Survivor” o sopravvissuto designato, ma anche della corona stessa.
Di fatto, a reggere le sorti, i doveri e l’immagine della monarchia inglese -che, stando agli ultimi sondaggi, oltre il 50% dei sudditi sparsi nei Paesi del Commonwealth britannico vorrebbe fosse dissolta dopo l’ipotetica scomparsa della regina Elisabetta, è William, duca di Cambridge.
A lui, 39 anni a giugno, alla moglie Catherine, 40, e ai tre baby royals George, Charlotte e Louis, è affidato il presente e l’avvenire della corona momentaneamente…e probabilmente in via definitiva al termine dell’emergenza. La preoccupazione per la salute della regina-icona da più di 63 anni va di pari passo con i timori per la tenuta della monarchia. Adesso è fondamentale confortare cittadini, media e politica internazionale post-Brexit sulla linea che il prossimo regnante intende perseguire. Nessuno più di William pare avere tutte le caratteristiche per rinnovare Buckingham Palace nel segno della continuità con l’operato della nonna. Negli ultimi anni, ha dimostrato di saper gestire vita pubblica e privata, media e privacy, politica e istituzioni, e una famiglia reale spesso complicata nelle relazioni e nell’asservimento degli oneri.
Tanto più che il fratello Harry ha rinunciato al suo royal status per una vita da commoner con la moglie Meghan al di là dell’oceano e, secondo le ultime indiscrezioni, negli Stati Uniti.
Gli ex duchi di Sussex e baby Archie avrebbero lasciato il Canada, dove si erano stabiliti dopo l’annuncio sui social della decisione di abdicare ai doveri royal, per trasferirsi a Los Angeles, in California, dove Meghan Markle è cresciuta con la madre Doria. È il loro terzo trasloco dallo scorso dicembre 2019 e sembrerebbe dettato da ragioni fiscali e professionali che riguardano la Markle, cittadina USA. Il Presidente americano Trump, contro le cui posizioni si è spesso scagliata l’attrice, avrebbe già dichiarato di non avere nessuna intenzione di pagare per la sicurezza dell’ex coppia reale.
Sua Maestà intanto è confinata nel castello di Windsor dal 12 marzo scorso, insieme al consorte Filippo, 98 anni, ormai ritiratosi a vita privata, che l’ha raggiunta in elicottero. Filippo è diventato suo malgrado protagonista di un macabro e smentito gossip in giallo, che lo vorrebbe già defunto ma non sepolto, dal momento che il lockdown imposto dalla pandemia non permette di celebrare alcuna cerimonia funebre, tanto meno ufficiale.
I due anziani coniugi, ribadiscono da palazzo, trascorrono le giornate in sicurezza in ali differenti della proprietà, proteggendosi dal contagio, soprattutto dopo che un assistente di Sua Maestà è stato trovato positivo al virus, come del resto il Primo Ministro inglese Boris Johnson.
Destino da separati in…castello per il principe Carlo, primo in linea di successione al trono ma inviso a una fetta dei sudditi, in particolare dai sostenitori della compianta Lady Diana.
Carlo si è messo in quarantena con la moglie Camilla, 72 anni, -negativa al Sars-CoV-2- nei 210 chilometri quadrati della tenuta estiva di Birkhall, in Scozia, accanto a Balmoral.
Il suo ultimo incontro con la madre risalirebbe allo scorso 12 marzo, quando, sostengono i medici, non aveva ancora sviluppato il virus passatogli forse da Alberto di Monaco, anch’egli positivo, nel corso del loro meeting del 10 marzo.
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