Tentativi di felicità
…e siamo a febbraio. E come faccio a ogni inizio del mese, cerco di immaginare e confezionare nella mia testa il trailer di quello che accadrà da qui in avanti. Su quale base? Nessuna naturalmente, se non i pochi, pochissimi accadimenti dei primi giorni o del primo risveglio. Un po’ come a Capodanno: se mi sono divertita, se ho riso, amato, abbracciato, baciato, ballato, o chissà cos’altro ancora, allora sarà un anno felice; se ho viaggiato, viaggerò. Se ho sciato, scierò ancora. Se ho nuotato, nuoterò. Se invece ho pianto… piangerò. E poi smetterò. Perché è così che va. Un polo positivo e uno negativo: è la legge dell’universo, è la legge della vita. Ce lo insegnano Giorgia e Petar nel romanzo #lacirconferenzadellalba.
Così, mentre cerco di decifrare questi primi passi di febbraio e fantastico su tutti i futuri possibili, ben consapevole che ce ne siano molti di più di quanti la mia fantasia possa concepire, mi chiedo se davvero sono pronta a tutto. Se davvero sono pronta a pagare il “prezzo” richiesto dalla mia felicità.
Come sapete, sono un’appassionata di serie tv. E proprio in questi ultimi giorni, ho finito di guardare l’ultima stagione di Suits che si conclude con una puntata epica, dal titolo emblematico di Whatever it takes, cioè a ogni costo -e la morale in questo caso non c’entra. Ecco. Siamo disposti a pagare ogni nostro costo per essere felici, e cioè il prezzo di provarci davvero, facendo i conti con la nostra forza e le nostre debolezze, nonostante non ci sia nessuna garanzia di riuscirci?
Lo chiedo a voi e lo chiedo a me stessa -ma le vostre risposte sono preziose! -ed è il tema che mi intriga in questo momento in cui ho ripreso a scrivere.
“Anche la gioia ha le sue cicatrici, non solo il dolore”, mi sono appuntata ieri sul diario, svegliandomi di febbraio.
Ecco: le cicatrici -crescendo, amando e correndo in questa vita- sono inevitabili. Ma possiamo scegliere le ferite che coprono. E se sono il risultato dei nostri tentativi di essere felici, forse, vale la pena rispettarle e mostrarle con tutto l’onore e l’orgoglio che possiamo.
Intanto, in questo febbraio che comincia con voi, vi faccio compagnia con il podcast della mia intervista su Radio Monte Carlo. E vi ricordo che fino al 14 del mese, ovvero San Valentino, potete regalarvi e regalare il “bracciale dell’alba” ispirato a #lacirconferenzadellalba con l’incisione “Non si può stare dove non si luccica” (e il codice Federica10 vi garantisce il 10% di sconto).
Fatevi un regalo: luccicate sempre.
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