Un destino da regina

Nata in una famiglia senza radici nobili, Kate Middleton non è diventata per caso la moglie del futuro sovrano di Gran Bretagna. Ha studiato in scuole esclusive e ha costruito un carattere equilibrato, solido ma libero. E per la somiglianza con la Regina Elisabetta II, la principessa è già considerata la “roccia” della monarchia del futuro.

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Moglie, madre, principessa, futura regina. Soprattutto matriarca. Da Waitie Katie a Queen to be, il passo di Catherine Middleton, ora principessa di Galles come già era stata Lady D, non è stato né breve né falso, semmai costante: apparizione dopo apparizione e outfit dopo outfit, l’ex commoner della porta accanto, 41 anni il prossimi gennaio, ha saputo conquistare, oltre al cuore, la stima dei sudditi che a lei guardano oggi come icona di stile, ma anche come guida, saggia consigliera e confidente di una Royal Family in lutto, dopo la scomparsa di Elisabetta II lo scorso 8 settembre, a 96 anni di età e settanta di regno.

«È una vera matriarca, e non certo perché indossa perle e golfini pastello, ma perché sa gestire la sua famiglia e affiancare il marito William, comprensibilmente sempre più impegnato nei doveri reali di primo erede al trono in linea di successione», ha infatti sottolineato Jamie Lowther-Pinkerton, già segretario particolare proprio di William, nominato principe di Galles dal padre, re Carlo III, prossimo all’Incoronazione prevista a maggio 2023.

Del resto, la piccola Katie da Reading, Berkshire, non ne ha sbagliata una, fin dalla sua prima comparsa sulla scena del gossip mondiale. Era il 1 aprile 2004 quando Catherine Elizabeth Middleton smetteva di essere una ragazza per diventare “la” ragazza. Sulle piste da sci di Klosters, in Svizzera, i paparazzi appostati da giorni documentavo per la prima volta e inequivocabilmente la storia d’amore destinata a fare Storia  -in Inghilterra e in tutto il mondo.

Subito amata, seguita, copiata e imitata, soprattutto nella scelta dei suoi abiti low cost ma anche nella sua beauty routine, nella sua passione per il canottaggio e nelle sue diete iperproteiche, Kate Middleton non ha fatto mistero di essere una “tosta”: caparbia ma mai arrogante, presente ma non presenzialista, empatica ma non invadente, ha sfoggiato da subito carattere e una sana dose di autostima mutuata dalla madre Carole. L’ex hostess di volo della British Airways ha sempre sostenuto la figlia e ora la spinge a prendersi quella corona da regina che ora più che mai le spetta. Se l’è guadagnata in undici anni di perfetta “principessitudine”, anzi, a voler essere precisi con i titoli, di duchessitudine, – William e Kate, già duchi di Cambridge e adesso principi di Galles sono marito e moglie dal 29 aprile 2011, dopo nove anni di discreta, lungimirante e paziente frequentazione.

I due si sono conosciuti all’università, in quel St. Andrews College che, all’indomani dell’annuncio ufficiale di Buckingham Palace del futuro accademico dell’erede al trono, fece registrare il tutto esaurito di iscrizioni femminili, di studentesse che, oltre alla laurea, aspiravano al Royal Wedding. Lì, in Scozia, hanno costruito un’amicizia tramutatasi in un matrimonio e poi in una solida famiglia che conta, oggi, i tre figli George, 9 anni, Charlotte, 7 e Louise, 4, protagonisti involontari della cronaca rosa che non smette di registrarne boccacce, bronci ma soprattutto sorrisi.

The Happy Family abita al momento nell’Adelaide Cottage, a Windsor, ma potrebbe presto spostarsi in quel Frogmore Cottage ristrutturato da Harry e Meghan per una cifra esorbitante e subito abbandonato per trasferirsi in California. Nelle foto che girano sui social e i giornali, sono la squadra perfetta. Si mostrano rilassati, mai in posa, giocosi, complici. Addirittura semplici, ammesso che la semplicità sia concessa, a Buckingham Palace. Mai un clamore, un pettegolezzo, una gaffe, un capello o un abito fuori posto, men che meno un errore di protocollo o una reazione sopra le righe. Kate Middleton vigila composta, educa, istruisce, dà l’esempio, tiene -e veste tutti in nuance coordinate, spesso in azzurro e blu. E poi si spende per le cause sociali in cui crede, prime tra tutte la salute mentale e la cura dei bambini nella prima infanzia.

Lei è quella che sembra, l’ex brava ragazza ormai donna che incarna i valori tradizionali di un’Inghilterra in rapida e imprevedibile trasformazione. Lei è the rock, la roccia. Del resto, ha studiato da regina con un’impareggiabile sovrana, la migliore. Tra Kate e Queen Elizabeth, è stata intesa a prima vista. È bastato un inchino -perfetto, ovvio- e un barattolo di marmellata fatta in casa Middleton a cementare la loro unione che, negli anni, si è rafforzata fino a contenere tanto, tutto, soprattutto gli scandali e gli inevitabili litigi.

Di Kate si è detto che è un’abile mediatrice, capace di ricucire ogni strappo e imbastire un punto fermo da cui ripartire. Dietro il solido rapporto tra William e il padre Carlo, ma soprattutto tra William e la “matrigna” Camilla, c’è il suo ricamo. E sono sue le dita che hanno tentato, e ancora tentano, di avvicinare i lembi sempre più lontani di William e Harry, i due fratelli che sono sempre stati uniti nel nome e nell’amore per la mamma Diana e che oggi rischiano di divenire estranei l’uno all’altro, ognuno fermo sulla propria sponda dell’oceano che li divide.

«È una rara combinazione di modestia, discrezione e fascino» sostiene la royalist Sally Bedell Smith. Io, che di Kate ho scritto la prima biografia italiana (Sarò regina. La vita di Kate Middleton come me l’ha raccontata lei, Sonzogno) aggiungo anche la determinazione, quella capacità di aderire a se stessa e di tracciare la propria strada con calma, pacatezza, rigore, trasparenza. Quelle qualità che adesso, a poche settimane dalla scomparsa della donna- simbolo della monarchia britannica, gli Inglesi chiedono ai successori della Royal Firm.

Inossidabile come The Queen, ma disponibile ed empatica come Lady D, Kate è la regina ideale. Si è fatta da sola ma sola non è: può contare sull’appoggio incondizionato del marito, ma anche di re Carlo III e della Queen Consort Camilla, oltre che sull’affetto tangibile della sua famiglia d’origine. E presto, dopo il prossimo viaggio a Boston e negli Usa, forse anche su una nuova alleanza con l’esule d’America Harry, il quale, però, ha annunciato l’uscita in libreria del suo libro-memoriale il 10 gennaio 2023, nonostante la dipartita di Elisabetta II. Sarà guerra o pace? Alla neo principessa del Galles la sentenza.

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