Vigne di mare e di mamma
Chi dice vino, dice donna. Dopo il successo di Vinitaly 2019, proseguono gli incontri One to Wine con Le Donne del Vino. Questa volta, chiacchiero con Valentina Argiolas, responsabile export e marketing dell’Azienda Vinicola sarda Argiolas.
Valentina rappresenta la terza generazione della famiglia Argiolas, insieme a sua sorella e cugina. L’azienda Argiolas fu fondata dal nonno Antonio nel 1938, quando iniziò a coltivare tre ettari di vigneti, tra i quali Valentina ha trascorso la sua vita.
Oggi Valentina, dopo la laurea in Economia, è responsabile per l’export ed il marketing dell’azienda di famiglia, che conta ormai 45 ettari di vigne nel sud della Sardegna. Organizza moltissimi eventi combinando insieme vino, food, fashion e arte. È membro del consiglio di direttori dell’università di Cagliari dal 2012, dell’Associazione Nazionale Donne del Vino e presidente del Movimento Turismo del Vino Sardinia.
«Ma il mio ruolo più importante è quello di mamma di due splendidi bimbi! Nel tempo libero vado a passeggio con i miei cani, vado a cavallo, viaggio e leggo moltissimi libri», racconta.
Il primo sorso non si scorda mai?
«”Su ziccheddu”, il bicchiere di vino che mio nonno beveva ogni sera per cena, fino ai suoi 103 anni».
Una splendida annata…
«2008: il Turriga di quest’annata ha un eccellente equilibrio tra potenza ed eleganza. Come se avesse voluto fare un regalo per il suo ventesimo compleanno, ripresentandosi proprio con le caratteristiche dell’annata del suo debutto, il 1988».
…e una pessima…
«Pessina è troppo, direi difficile, quella appena trascorsa: il 2018 è stato un anno piovoso e fresco, regalerà sicuramente vini diversi dalle annate precedenti. Ma questo è anche il bello del vino, non dare mai nulla per scontato, soprattutto per noi in Sardegna che siamo abituati ad annate molto simili tra loro».
Un calice di?
«Dipende dai momenti, dagli stati d’animo e dalle stagioni! In estate, al mare, un bel Vermentino fresco; a tavola, davanti ad un bel piatto di selvaggina in umido, un rosso importante, come un bel Barolo».
Allontana da me questo calice…
«Quello prodotto e versato senza cuore».
Galeotto fu il vino e chi lo bevve…
«Tante belle e sincere amicizie soprattutto con altre Donne del Vino, perchè siamo accomunate dalla stessa passione, storie simili e simili problematiche».
In vino veritas?
«Non è sempre vero».
Le mille bollicine… -Champagne sì o no?
« Non sono una grande appassionata di bollicine, mi piacciono gli champagne o i Franciacorta di grande qualità ma non per accompagnare tutto il pasto».
Chi dice vino dice donna?
«Il vino non ha genere, è troppo complesso per essere catalogato».
Via con il vino -il suo viaggio più bello tra le vigne
«Dalle Langhe al Montalcino, fino alla Sicilia, ho sempre trovato luoghi incantati. Il più bello ve lo dirò dopo averli visitati tutti, ma penso sceglierò il Sud-Africa per il mio amore infinito per questo splendido Paese».
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