In Cina, l’enigma del mondo

La prima volta che sono atterrata in Cina era il primo maggio, la festa comunista per eccellenza, in cui milioni di cinesi si riversano nelle strade e si prendono una giornata di vacanza. E tu ti senti un piccolo occidentale in un mare di orientali che ti sommergono e ti portano, infine, con sè, alla scoperta di un mondo nuovo. Già, la Cina è davvero un altro mondo, un luogo fuori da ogni schema dell’Occidente, nonostante il tentativo di imitarlo. Ricordo anche la frenesia tipica cinese: città che non dormono mai, ristoranti e osterie aperte a tutte le ore, mercati, bancarelle, piazze e strade stracolme di gente dall’alba al tramonto e dal tramonto all’alba. Ricordo le lanterne rosse, i dragoni, le case basse dei quartieri storici e i grattacieli delle aree più moderne. Ricordo la magia dei templi, dell’aria satura di incenso, le scuole di calligrafia, la Città Proibita di Pechino che, da sola, vale il viaggio. E, infine, la grande, imponente e incredibile Grande Muraglia, che taglia il Paese dimostrando che l’uomo può tanto, se non tutto. E poi ci sono loro, i cinesi, con la loro storia e le loro storie, e i loro gesti per noi difficili da decifrare, come la loro lingua. Eppure, la Cina resta dentro. Ci conquista proprio per la sua difficoltà di essere compresa e conquistata. È e sarà sempre l’enigma da risolvere. E ci piace per questo.

Quindi, se avete l’occasione di partire e scoprire il pianeta cinese, non tentennate. Anzi, dite subito sì. Con qualche accorgimento e soprattutto qualche nozione di base, ma anche un buon tour operator specializzato nella destinazione, per capire e visitare al meglio un Paese estesissimo, complesso e variegato, a volte difficile per gli occidentali.

La Cina (letteralmente Impero di mezzo) è il paese più popoloso del mondo, con una popolazione di oltre 1,4 miliardi di persone. La RPC è uno Stato a partito unico governato dal Partito Comunista. Un sogno scoprire un po’ tutti gli aspetti di questo paese: paese antichissimo e paese in continua evoluzione, legato alle tradizioni, ma anche tanto proiettato verso il futuro, con una architettura caratteristica in cui si inseriscono elementi di una modernità assoluta, dai Guerrieri in Terracotta alle antiche muraglie,  pagode, giardini e templi, ai centri commerciali, grattacieli e torri altissime… fino alle steppe della foresta e i deserti dei Gobi e del Taklamakan nell’arido nord alle foreste subtropicali e umide del sud. L’Himalaya, il Karakoram, il Pamir e il Tian Shan sono le catene montuose che separano la Cina meridionale dall’Asia centrale. Il fiume Azzurro e il fiume Giallo, rispettivamente il terzo e il sesto più lunghi del mondo, scorrono dall’Altopiano del Tibet verso la costa orientale densamente popolata. La costa della Cina lungo l’oceano Pacifico è lunga 14.500 chilometri, ed è delimitata dal Mare di Bohai, dal Mar Giallo, dal Mar Cinese Orientale e dal Mar Cinese Meridionale. L’antica civiltà cinese – una delle prime al mondo – fiorì nel bacino fertile del fiume Giallo, nelle pianure della Cina settentrionale. A partire dall’età del bronzo si ha evidenza di strutture feudali, in cui i nobili si raccoglievano intorno a monarchie ereditarie. Vi sono testimonianze di una casata regnante nella prima metà del I millennio a.C., nota come dinastia Zhou, il cui declino condusse alla nascita di un discreto numero di regni indipendenti in competizione per il predominio sulla regione, con stagioni di conflitto che si fecero particolarmente accese nel periodo che va dall’VIII al III secolo a.C.. Nel 221 a.C., lo stato di Qin sconfisse e conquistò i territori di tutti gli altri stati combattenti, dando vita al Primo Impero della storia cinese, sotto la dinastia Qin.

Tra i tanti tour e itinerari proposti, io vi consiglio in particolare il Gran Tour Cina di Guinness Travel, che vi conduce alla scoperta del Guilin, una delle aree più pittoresche sia sotto il profilo culturale che naturalistico, oppure, in alternativa, l’itinerario Cina Imperiale e Moderna, che tocca i centri principali di Pechino – Xi’an – Shangai.

Più di tutto, vi consiglio di lasciarvi sopraffare dalla grandezza e dalla ricchezza di stimoli di questa terra indomita.

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